Review on Corriere della Sera

Giovani artisti e “nuovi” suoni in arrivo dal cuore del Mediterraneo: l’”Arts Fund” dell’isola di Malta presenta un composito ensemble e un variegato programma, nel Chiostro del Conservatorio, prima della proiezione del film “Terraferma” (ore 21.30). Un decano della musica maltese, il baritono Joseph Huber, guida idealmente un plotoncino di giovani esecutori: Marcelline Agius al violino, Ilenia Torsello al clarinetto, Gjorgji Cincievskji al contrabbasso e la pianista Gabi Sultana. Forte interesse riveste anche il programma, con autori locali davvero molto rari all’ascolto nel nostro Paese. Spicca Joseph Vella (nella foto), oggi forse l’autore più rappresentativo della moderna scena maltese: figlio d’arte, allievo di Donatoni e di Franco Ferrara, Vella intreccia nella sua scrittura una base neoclassica e più eclettici influssi “mediterranei”, per non dire di “scuola nazionale”. Di Vella ascoltiamo “Ghanja tal-Hajja” op 60 per baritono, clarinetto e pianoforte, “Segments n. 3” per clarinetto e pianoforte, e la “Rapsodia Maltese” op. 26 per violino e pianoforte. Più esposte alle nuove frontiere dell’avanguardia (ma non immuni da un personale lirismo) sono le composizioni del più giovane André Paul Huber: ecco “Soliloquy” per clarinetto contrabbasso e pianoforte, “In de Profundis Animae” per contrabbasso e pianoforte (qui in prima esecuzione assoluta) e “Ghanja tal-Milied” per baritono, violino e pianoforte.
In the meantime at Poet-Lavalle in France, on Friday 24th August, a very successful performance of the Rapsodija Maltija, in its version for Piano Solo , was given by French pianist Pascal Mantin during the Festival – La Fete de L’Alto.